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bugie di carnevale a forma di caramelle

Carnevale: dalle origini alla ricetta delle bugie

Il Carnevale è una delle feste più amate e celebrate al mondo che con i suoi travestimenti, scherzi e dolci tipici, riesce sempre a portare una sferzata di vivacità e allegria!
Quest’anno, come mai prima, abbiamo tutti bisogno di leggerezza e spensieratezza, anche solo per un giorno! Approfittiamone e godiamoci questo Carnevale, che sia tra adulti, portando un po’ di colore in casa e qualche prelibatezza in tavola, o che sia con i più piccini. I bimbi più di tutti sanno cogliere lo spirito di questa giornata divertente e scherzosa.

Le origini del Carnevale

Questa festività ha origini molto antiche. Secondo la credenza comune, si tratta di una ricorrenza cristiana. Costituiva, infatti, un giorno in cui era lecito lasciarsi andare, liberarsi da obblighi e impegni, per dedicarsi allo scherzo e al gioco prima dell’inizio della Quaresima. Il termine “carnevale” deriva dal latino carnem levare, che significa proprio: togliere la carne. In effetti, durante la Quaresima le persone praticavano l’astensione dal consumare carne e altri piatti prelibati.

In Italia, dove le usanze sono sempre molto variegate, ogni regione festeggia il Carnevale a modo suo. Ad esempio, a Viareggio sfilano degli enormi e bellissimi carri allegorici. A Venezia si punta sull’eleganza con maschere e costumi che sono vere e proprie opere d’arte. A Cento, in Emilia Romagna, il Carnevale è gemellato con quello di Rio De Janeiro, di cui riprende i ritmi coinvolgenti e il divertimento sfrenato. Infine, a Ivrea avviene la Battaglia delle arance celebre in tutto il mondo!

Anche nella nostra amata Giaveno il Carnevale costituisce da sempre un importante momento di convivialità. I bambini si travestono con tanta fantasia e allegria. I carri allegorici sfilano per tutte le vie della città. Le bande musicali suonano e la giornata si conclude con il tradizionale falò di Carnavale. Un’altra tradizione tipica Giavenese è quella della Famija dei Bergè (Famiglia dei Pastori). Ogni anno, infatti, il Bergè, la Bela Bergera e i Bergerotti sfilano per la città in costumi d’epoca e regalano dolcetti a tutti i bambini.

La storia dei dolci di Carnevale

In Piemonte li chiamiamo bugie, chiacchiere o risole. Mentre, in Liguria, sono soprannominati boxie. In Lombardia sono detti gale. In Toscana si conoscono come cenci o struffoli o crogetti e così via!
Hanno moltissimi nomi ma sono sempre loro: i tipici dolcetti che caratterizzano il periodo di Carnevale.

Hanno origine nell’antica Roma e sono a base di uova e farina, successivamente fritte e cosparse di zucchero a velo! Anche le versioni ripiene sono deliziose e ancora più sfiziose.
In vista del Carnevale, Francesca e io, abbiamo deciso di chiedere aiuto a mia nonna Rosemma e trascorrere un po’ di tempo ai fornelli. Insieme, abbiamo impastato, modellato la pasta per poi friggerla. Il risultato? Deliziose bugie, croccanti e saporite! Ci siamo anche lasciate ispirare dalle decorazioni di carnevale. Così, abbiamo cucinato delle bugie e forma di caramelle ripiene sia di cioccolato che di marmellata, perfette per una merenda un po’ speciale o per essere preparate in compagnia!

Ti lasciamo di seguito la ricetta per l’impasto delle bugie, mani in pasta!

Bugie o chiacchiere di Carnevale: la ricetta

Ingredienti

• 450g di farina
• 75g di zucchero a velo
• 40g di burro
• 1 pizzico di sale
• 100g di latte
• 1 uovo
• 20g di grappa o rhum
• 1 cucchiaino di lievito
• 1 baccello di vaniglia

Procedimento

Impastare bene gli ingredienti, dopodiché tirare la sfoglia possibilmente piegandola un po’ di volte a mano con il mattarello. Stendere la pasta fino a farla diventare sottilissima, tagliare a striscette o nella forma che si preferisce e friggere subito!

Buona preparazione e buon Carnevale!

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